Come registrare un brevetto: cosa significa e quanto costa un depositare il brevetto di un’idea o un’invenzione.
Hai avuto un’idea brillante? La tua invenzione potrebbe cambiare le storia del mondo, o perlomeno semplificare le vite di qualcuno di noi? Che aspetti a concretizzare il tuo progetto? Per prima cosa, devi depositare il brevetto, per evitare di farti soffiare l’intuizione. Se ti stai chiedendo come registrare un brevetto, proviamo a fare chiarezza, scoprendo tutte le informazioni utili e necessarie per riuscire a districarsi anche davanti alle più fastidiose questioni burocratiche.
Come depositare un brevetto
Per prima cosa, facciamo chiarezza su alcune questioni pratiche. Il deposito richiede la preparazione di una documentazione completa, ma non la realizzazione di un prototipo. L’invenzione può infatti anche non esistere ed essere ancora semplicemente un progetto. Quest’ultimo dev’essere però completo e descritto in modo adeguato, senza indugiare troppo nella descrizione tecnica ma non tralasciando le caratteristiche essenziali senza le quali l’invenzione non raggiunge il risultato voluto.
Prima di presentare domanda, bisogna fare una valutazione preliminare, per capire se l’idea sia brevettabile o meno. Dopo aver effettuato la valutazione, possiamo iniziare a predisporre la documentazione tecnica. All’interno di quest’ultima non possiamo descrivere genericamente l’oggetto della nostra invenzione, ma dovremo preparare un testo, con relativi disegni, che facciano comprendere esattamente in cosa consiste l’invenzione. In particolare, bisogna sottolineare quali sono gli aspetti innovativi per cui stiamo chiedendo la tutela. Ed è qui la difficoltà .
Va poi ricordato che il brevetto, come il logo, è legato alla territorialità . Un brevetto italiano ha dunque validità solo in Italia. Esistono però anche brevetti con un’estensione più ampia, come quello europeo o quello internazionale, per i quali l’iter è leggermente diverso. Qual è la differenza tra brevetto internazionale e brevetto estero? Semplice. Il primo è valido in più Stati, anche al di fuori dell’Unione Europea. Il secondo è invece valido in un singolo Stato estero.
Depositare un brevetto: chi può farlo e quanto dura
Vediamo adesso chi può concretamente registrare un brevetto. Per poter effettuare un deposito sia un’impresa che una persona fisica, anche senza partita IVA. Dal punto di vista legale, il brevetto può essere richiesto dall’inventore, anche se lo stesso può essere intestato a uno o più soggetti che non necessariamente siano inventori. In alcuni casi, però, il diritto al brevetto spetta a terzi, ad esempio in caso di lavoro dipendente. In questo caso bisogna vedere che tipo di accordo economico intercorra tra l’inventore e il datore di lavoro, che spesso mantiene diritti sull’invenzione (ma non autoriali). Si tratta di una materia delicata, per i quali è comunque necessario chiedere consulto a un esperto in materia.
Una volta stabilito chi debba depositare il brevetto e a nome di chi, è interessante scoprire quanto dura la durata della registrazione. Ebbene, il brevetto per invenzione ha durata ventennale dalla data di deposito, mentre quello per modello di utilità ha durata decennale. Entrambi non possono essere rinnovati.
Quando si è ottenuto il brevetto, è interesse dell’intestatario far sapere ai concorrenti che l’oggetto è ormai stato posto sotto tutela, per prevenire imitazioni. Per questo è consigliabile scrivere sul prodotto ‘Patented’ o ‘Brevettato’, oppure specificare che tipo di brevetto si sia ottenuto. Detto questo, ti starai chiedendo che differenza intercorra tra ‘Patented’ e ‘Patent Pending’. Il primo è il brevetto concesso, andato a buon fine, approvato dall’ufficio dopo la fase di esame.Il secondo è quello richiesto ma ancora in fase di validazione, e che potrebbe anche non venire accolto. Conoscere le differenze tra i due è importante, ricordando però che in alcuni paesi, Italia compresa, sia il primo che il secondo possono essere utilizzati per un’azione legale contro un tentativo di contraffazione.
Registrazione brevetto: quanto costa
Abbiamo visto come si registra un brevetto, fermo restando che maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale dell’Ufficio Brevetti. Ma quanto costa effettuare il deposito di un’invenzione. Le tasse di deposito variano a seconda del tipo di brevetto, se per invenzione o per modello di utilità . Per i primi è prevista una tassa base di 50 euro in caso di deposito telematico, mentre per quello cartaceo è compresa tra i 120 e i 600 euro, in funzioine del numero di pagine. A queste va aggiunta una tassa aggiuntiva di 45 euro per ogni rivendicazione oltre la decima. In caso di richiesta di rapporto da parte dell’Ufficio Europeo Brevetti bisognerà poi pagare ulteriori 200 euro.
Per quanto riguarda i modelli di utilità la tassa per il deposito telematico è sempre di 50 euro, mentre per quello cartaceo è di 120 euro a prescindere dal numero di pagine e di rivendicazioni. Non è prevista in questo caso la tassa di ricerca, in quanto questo tipo di brevetto non dà diritto alla ricerca da parte dell’EPO. Se vuoi saperne ancora, ecco un video riassuntivo dell’Ufficio Brevetti: